Degustazione

Profumo, colore, sapore, corposità: la degustazione di un vino è un viaggio polisensoriale attraverso una cultura millenaria racchiusa in un calice. In un ambiente silenzioso e mite, privo di odori esterni, olfatto, vista, gusto e tatto sono chiamati a rapporto per permettere al Sommelier di costruire la mappa identitaria della bottiglia, descriverne oggettivamente le caratteristiche organolettiche e definire criteri di tipicità, abbinamento e qualità.

Un viaggio in tre tappe, che inizia con l’esame visivo alla scoperta del grado di limpidezza e trasparenza, della tonalità di colore, fluidità e, nel caso di vini spumanti o frizzanti, dell’effervescenza del vino. I sentori, gli aromi e il bouquet sono oggetto dell’esame olfattivo che porta il Sommelier a definire intensità, qualità e natura del profumo. L’esame gustativo infine svela i molti sapori che un vino racchiude in una precisa evoluzione: le prime sensazioni morbide cedono il posto a quelle acide, infine appaiono le note amare ed astringenti. La struttura, l’equilibrio, l’aroma e il fin di bocca sono quindi definiti per completare la “carta d’identità” della bottiglia degustata.

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