LA FISAR IN ROSA CELEBRA LA DONNA IN SICILIA

La Fisar in Rosa celebra la Festa della Donna con un viaggio sociale alla scoperta del territorio siculo.

Saranno oltre 120 partecipanti FISAR che si raduneranno in Sicilia orientale per la tre giorni annuale che la Fisar in Rosa organizza, dall’8 al 10 marzo, con il fine di celebrare, in un contesto mozzafiato, la Giornata internazionale della Donna.

La Fisar in Rosa, nata nel 2011, è un progetto dedicato alla valorizzazione della Donna Sommelier e delle Donne che lavorano nel mondo del vino. E’ un progetto unico all’interno del mondo della sommellerie italiana.

Le danze saranno aperte dalla Tavola Rotonda “Enogastronomia ed Agroalimentare: eccellenze siciliane dell’imprenditoria femminile” che sarà un omaggio alle donne sicule che lavorano nel mondo del vino. Interverranno: Luisella Rubin Coordinatrice Nazionale Fisar in Rosa, Luigi Terzago Presidente Nazionale Fisar, Antonella Carbone Delegata Fisar di Catania, Gina Russo Produttrice delle Cantine Russo – Castiglione di Sicilia (CT), Santina Cipolla Produttrice della Tenuta Monte Gorna – Trecastagni (CT), Loredana Vivera Produttrice dell’Azienda vitivinicola Vivera – Linguaglossa (CT), Alice Bonaccorsi Produttrice dell’Az. agricola Valcerasa – Randazzo (CT), Michela Fischetti Produttrice della Fischetti azienda agricola – Rovitello (CT), Irene Badalà Produttrice dell’Az. Agricola Irene Badalà – Castiglione di Sicilia (CT), Carla Spatafora Brand Ambassador – Cantine Pellegrino -Marsala (TP) e Agata Patrizia Saccone Giornalista Moderatrice dell’incontro.

Come ogni anno, il viaggio sociale è didattico tra vigneti, degustazione di vini, natura e arte. Le cantine in cui la Fisar in Rosa farà tappa saranno tre: l’azienda vinicola Barone di Villagrande sita sul versante est dell’Etna, le Cantine Nicosia a Trecastagni, sul versante ovest e l’Azienda Vinicola Pupillo, Contrada Targia posta presso lo storico castello del Solacium di Federico II.

Un viaggio formativo a tutto tondo che passa dalle pendici dell’Etna, Vulcano più alto d’Europa, fino a Siracusa, terra di Archimede.