Un presente on-line per un futuro in presenza

Fisar sviluppa la didattica on line, sperando in un prossimo ritorno alla didattica in presenza e alla convivialitá.

Gli accadimenti del 2020 hanno portato alla ribalta la Formazione On Line e molto se ne parla sui social e su siti dedicati: anche Fisar si è attivata per garantire la continuità dell’insegnamento con modalità virtuali, utilizzando piattaforme disponibili di diversa tipologia. Durante il primo lockdown son stati portati a termine decine di percorsi già avviati in presenza con questa modalità (sono ben 167 i corsi chiusi nel 2020), in autunno è stata data la possibilità, dove gli spazi e le normative lo hanno reso possibile, di riprendere con le attività in presenza o di avviare nuovi corsi completamente in modalità on line.

 

Sono state create delle linee guida uniformi in tutt’Italia per lo svolgimento del corso di 1° e 2° Livello. Non solo teoria ma, poiché di Vino si tratta, anche la pratica dell’assaggio è stata considerata, dando la possibilità a tutti i corsisti, attraverso la spedizione a casa dei vini, di vivere la degustazione in modo coinvolgente, vero e sensorialmente corretto o recuperando, in condizioni di sicurezza, le degustazioni a fine percorso. “Fisar ,grazie alle proprie Delegazioni che promuovono e attuano sui territori i diversi percorsi formativi,  ha avviato un’attenta riprogrammazione delle attività. Fisar è andata oltre mettendo a punto una nuova piattaforma multimediale “FISAR Formazione Digitale” e una web TV “FisarTV” per fornire corsi on line anche in futuro quando l’emergenza sarà passata, anche in vista di collaborazioni a livello internazionali sulle quali stiamo lavorando con Brasile e Cina” ci racconta il Presidente Fisar Luigi Terzago.

E il famoso 3° Livello che chiude il ciclo di studi? Il corso in cui si apprendono le competenze fondamentali per chi vorrà svolgere la professione di sommelier, l’abbinamento ideale tra i vini e il cibo? L’approccio teorico, filtrato da un monitor, non può bastare: c’è la logica necessità di assaggiare piatti fumanti, profumati, a cui dopo il primo morso aggiungere magari un poco d’olio EVO Dop piuttosto che dei dolci fiocchi di sale di Cervia. Come rinunciare ad una parmigiana di melanzane, a una guancetta brasata o a un croccante fritto di paranza? Il fine della partecipazione ad uno dei numerosi corsi organizzati da Fisar (ai canonici corsi dei 3 Livelli si aggiungono, tra gli altri, moduli formativi sulla comunicazione del vino, sulla degustazione sia in italiano che in lingua inglese, Masterclass sulle principali aree vitivinicole italiane e mondiali, approfondimenti sulle Tecniche di Servizio del vino nella Ristorazione moderna) non è e non può essere esclusivamente l’ottenimento di un attestato o diploma.

“Il vino è convivialità, il vino è scambio di idee, di sguardi: Fisar è ben attenta alla qualità, alla qualità percepita e al piacere della qualità condivisa” sottolinea Andrea Da Ros, docente FISAR di lungo corso e referente del Centro Tecnico Nazionale.

Fisar ha per questo deciso di rinunciare all’effettuazione del corso di 3° livello con modalità On Line durante questo periodo di obbligata e necessaria lontananza; una scelta ponderata quindi ma coerente con la costante ricerca dell’eccellenza.

I corsi Fisar, esattamente come in altre associazioni importanti del settore, sono strutturati in tre livelli successivi, ciascuno dei quali consta di un numero di lezioni comprese tra le 12 e 16. Perché questa modalità e perché, di conseguenza, un tempo necessario piuttosto importante? Perché la qualità necessita di cura, di attenzione, di relatori preparati e aggiornati, di assaggi ripetuti.

“Sono ovviamente molto attento alla didattica: se è vero che la “materia di studio” è conosciuta è altrettanto vero che il valore aggiunto è determinato dai relatori” afferma ancora Andrea Da Ros, “Fisar per questo da anni è impegnata in un costante processo atto ad aumentare le conoscenze, le capacità di relazione e didattiche del proprio corpo docente; ecco perché oggi la Fisar può vantare un numero decisamente ampio di relatori preparati presenti in modo capillare in tutt’Italia”

Per FISAR la preparazione va’ monitorata costantemente, sono stati creati dei sistemi di valutazione oggettivi della qualità dell’insegnamento e della modalità di insegnamento. Ma non basta: puntuale è il monitoraggio, durante lo svolgimento delle lezioni, del gradimento dei vini degustati, dei piatti preparati e delle visite effettuate nelle più importanti aziende vitivinicole italiane, tutto questo valorizzando il gruppo partecipanti, le relazioni, la convivialità fattore fondamentale nella vision e nella cultura di Fisar.

 

Redatto da Patrizia Loiola

Responsabile Comunicazione Fisar